Sicurezza ferroviaria: manutenzuone carente,

occorre migliorarla.

Titola così il comunicato stampa emanato dall'ANSF (Agenzia Nazionale per la Sicurezza delle Ferrovie) il 10 aprile scorso, in occasione della diffusione dei dati sull'Andamento della sicurezza delle ferrovie nell'anno 2012. "Particolare attenzione va posta" continua l'ANSAF "su gli incidenti più strettamente legati agli aspetti tecnici del trasporto ferroviario (ad esempio i deragliamenti) che, pur avendo presentato una percentuale minoritaria di vittime, sono anche gli incidenti da cui possono potenzialmente generarsi conseguenze disastrose.
Limitando l’indagine a tale ultima tipologia di incidenti ed in particolare aggregando i dati relativi a difetti nell’esecuzione della manutenzione o comunque a procedure connesse a contesti manutentivi,risalta il dato che la manutenzione è causa o concausa di questi incidenti nel 39% dei casi. "


Roma, muore travolto dal treno operaio
alla stazione Tiburtina

La vittima aveva 32 anni ed era dipendente di una ditta di pulizia a bordo dei treni Italo.  Stava attraversando i binari dell'Alta velocità quando è stato investito dal  Frecciarossa Roma-Milano. La procura apre un'inchiesta. Cancellati i festeggiamenti di Ferrovie per il Frecciarossa 1000. Il presidente Napolitano in piazza del Popolo: "Sono qui per gli operai di tutta Italia".
(leggi tutto l'articolo di repubblica.it )


Strage di Viareggio,
il giudice ammette 117 parti civili

(da "il manifesto" del 5 aprile 2013 - Riccardo Chiari)Riccardo Chiari
I parenti delle vittime: «Potremo farci sentire in tutte le fasi del processo». Duro colpo per gli avvocati che difendono le ferrovie. Per i familiari delle 32 vittime la decisione del gup Dal Torrione è una vittoria politica.

Praticamente tutti i soggetti che avevano chiesto di essere parte civile nel processo per la strage di Viareggio del 29 giugno 2009 sono stati ammessi. E fra le 117 richieste di costituzione accettate (su 120), oltre a quelle della Cgil, del sindacato dei macchinisti Orsa e di Medicina Democratica, ci sono anche 13 rappresentanti dei lavoratori alla sicurezza delle Ferrovie di tutta Italia. «Una notizia importante - commenta soddisfatta Daniela Rombi dell'associazione delle vittime "Il mondo che vorrei" - perché questo non è solo un processo per noi mamme che abbiamo perduto dei figli. E' un processo per la sicurezza sul lavoro».
Questa chiave di lettura è confermata dall'ordinanza del giudice dell'udienza preliminare Alessandro Dal Torrione: «L'ammissibilità deve essere estesa a tutti i Rls - spiega il gup - per la specificità e particolarità dell'incidente ferroviario in esame, per alcuni versi (ci si riferisce alla rottura dell'assile del carro cisterna, ndr) ricollegabile alle precipue caratteristiche del convoglio ferroviario in transito, proveniente dal nord Italia e che si stava dirigendo verso sud, di modo che, come si sostiene nel relativo atto di costituzione, può parlarsi in ipotesi di un rischio generalizzato per tutti i ferrovieri italiani, non circoscrivibile alla sola area geografica dove il disastro ha avuto luogo. L'ipotetico danno non ha dunque rilevanza esclusivamente locale, ma interessa tutto il territorio nazionale, proprio perché le condotte di reato attribuite agli imputati, in ipotesi, si concretizzano in violazioni delle normative in materia di sicurezza nei luoghi di lavoro e tutela della salute dei lavoratori».
Per i familiari delle 32 vittime della strage la decisione del gup Dal Torrione equivale a una vittoria politica. E poco importa che sia stata bocciata la richiesta di costituzione di parte civile per la loro associazione: «Il comitato è stato escluso perché si è costituito dopo la strage e lo sapevamo - spiega Daniela Rombi - ma in quanto parti lese potremo presentare memorie in tutte le fasi del processo. Va bene così, l'importante è che le parti civile sono moltissime, e che quella di oggi è una sconfitta per gli avvocati delle Ferrovie». Il gup ha infatti accettato anche le richieste di citazione come responsabili civili delle Fs, di tre società del Gruppo (Trenitalia, Rete ferroviaria italiana e Fs logistica); di Gatx Rail Austria e Gatx Rail Germania, rami europei della multinazionale proprietaria dei carri cisterna che trasportavano gpl, uno dei quali deragliò a causa di un assile corroso, delle Officine Jungenthal di Hannover (di proprietà Gatx, dove non era stata rilevata la corrosione dell'assile), e della Cima riparazioni dove l'assile fu montato nel marzo 2009, tre mesi prima del terribile disastro. La prossima udienza è fissata per il 3 giugno.
(fonte: http://www.ilmanifesto.it/attualita/notizie/mricN/9254/)


E' MORTO PEPPE LOMBARDO.Peppe Lomardo con cassetta di pronto soccorso

LA SUA VITA DEDICATA AGLI ALTRI

Livorno, 31 marzo 2013 - E' morta una persona dal cuore grande. Solo chi lo conosceva poco poteva pensarlo come un uomo rude. Una poesia per Giuseppe.
E' morto ieri pomeriggio il nostro compagno di lavoro Giuseppe Lombardo, conosciuto da tutti come Peppe. Un macchinista ed un uomo impegnato nel sociale, che ha dedicato buona parte della sua vita agli altri. La redazione e tutti i ferrovieri che lo hanno conosciuto si stringono ai familiari in questo momento di dolore. La malattia contro cui ha combattuto fino alla fine ce lo ha portato via troppo presto. E' stato sempre in prima linea in tutte le vertenze e le battaglie sociali, sindacali e politiche degli ultimi 40 anni, presente ad ogni iniziativa a difesa dei diritti del lavoro, dei più deboli e dell'ambiente. Si è sempre esposto in prima persona senza lasciarsi spaventare dal potere...(leggi tutto, dal sito www.inmarcia.it).

Guarda anche alcune foto del pensionamento di Peppe, del 31 marzo 2011.


Nessuno tocchi il RLS/RSU!

Rappresentanza e rappresentatività:
«I lavoratori una volta eletti non sono più legati al sindacato nelle cui liste si sono presentati alle elezioni, ma fondano la loro carica sul voto, universale e segreto, dell’intera collettività dei dipendenti aziendali. E tale fondamento permane anche se il lavoratore si dimette dal sindacato nelle cui liste si è presentato e quale che siano le sue successive decisioni (tanto nel caso in cui non aderisca ad alcun sindacato, che nel caso in cui aderisca ad altro sindacato). Non può sostenersi che tale scelta del lavoratore implichi la decadenza dalla carica ed il venir meno dei diritti connessi alla carica» (Cass. Lav. 7 marzo 2012, n. 3545).

Pensioni e sicurezza. Sconfitte inaccettabili.
Bisogna reagire! Convegno a Firenze
organizzato da "ancora In Marcia!" per il 18 marzo 2013

ore 9:30 - 17:00 presso la Sala DLF in Firenze SMN (via Alamanni) Scarica e diffondi la locandina! Interverranno, fra gli altri: PENSIONI - dott. Riccardo Simoni geriatra e ricercatore sull'invecchiamento dei macchinisti; - prof. Giovanni Mazzetti Università di Cosenza, esperto di pensioni e scrittore de "Il pensionato futuro". Sicurezza, stress, ruolo dei RLS Interverrà il dott. Vito Totire, medico del Lavoro. Interverranno anche alcuni neodeputati di diversi schieramenti. Siete tutti invitati!

Fs, Antonini: «Non concilio» E resta ex ferroviere.

Il tentativo di conciliazione è andato a vuoto. Riccardo Antonini resta per ora un ex ferroviere, licenziato dal gruppo Fs a causa del suo lavoro di consulente di parte a sostegno dei familiari delle 32 vittime della strage di Viareggio, e per aver partecipato ad una contestazione nei confronti dell'ad di Fs Mauro Moretti nel corso di un dibattito organizzato alla festa del Pd di Genova nel settembre del 2011. «È una questione di dignità personale - spiega Antonini al termine dell'udienza di conciliazione di fronte al giudice del lavoro - perché ero pronto ad accettare le due sospensioni in cambio della reintegrazione, e di non essere più consulente di parte nel processo per la strage. Nel testo di conciliazione c'era però il riconoscimento da parte mia del 'grave comportamento' che avrei tenuto a Genova. Ma a quell'iniziativa non ero solo, ero partito da Viareggio con i familiari delle vittime, e avevamo manifestato tutti insieme per ricordare a Moretti quanto fossero state fuori luogo le sue dichiarazioni dopo la strage, definita 'uno spiacevole incidente'. Perché devo mettere nero su bianco che ho usato 'parole forti' a Genova, quando Moretti non fa altrettanto nei miei confronti? Eppure me ne ha dette di tutti i colori». All'udienza di conciliazione i legali di Antonini e delle Ferrovie erano arrivati ad un preliminare di accordo, ma la mancata firma del ferroviere fa sì che il processo vada avanti, con la prossima udienza fissata per l'11 marzo prossimo. «Il suo rifiuto - fa inoltre sapere Fs - mantiene in vita il procedimento penale a suo carico». Frutto quest'ultimo di una denuncia per ingiurie e violenza privata, fatta da Moretti dopo la contestazione di Genova. Ad Antonini la solidarietà dei familiari delle vittime e di Ezio Gallori, storico sindacalista dei macchinisti e fondatore della rivista «Ancora in marcia».
(fonte: "il manifesto" del 25 gennaio 2013)

Ritorna l'Uomo Morto.
E' un invito alla mobilitazione dei macchinisti.

Dicembre 2012 - Trenitalia insiste e rilancia l'Uomo Morto, il famigerato pedale giudicato obsoleto ed insicuro da decine di ASL in tutta Italia. L'azienda recepisce quanto imposto dal decreto 4/2012 di ANSF attraverso una propria DEIF 40.0 aggiungendo che l'Uomo Morto sarà introdotto dal 1 aprile 2013. Successivamente la stessa Trenitalia spa, in una lettera del 20 dicembre 2012 ha proposto la modalità della ben nota "reiterazione dei comandi per la vigilanza", sostenendo che "...Questa modalità ha la maggiore probabilità di essere accettata dalle oo.ss. in quanto implementata (o in via di implementazione) anche da parte di altre imprese ferroviarie operanti in Italia...". Conseguentemente Trenitalia ha proposto all'ANSF un programma di adeguamento ed implementazione che si protrarrà fino al dicembre 2014.
A questo punto è necessaria una forte presa di posizione dei macchinisti, per rigettare questo ennesimo tentativo di peggiorare il nostro lavoro senza alcun beneficio, peraltro, per la sicurezza della circolazione ferroviaria. Alle oo.ss., quei soggetti, cioè, che potrebbero "accettare" (vedi lettera citata) questa "novità" sollecitiamo un impegno rigoroso di rifiuto di tali strategie aziendali.


Nasce il Cooat (Coordinamento Autorganizzato dei Trasporti).

Dicembre 2012 - In questa fase storica i sindacati si sono trasformati in intermediari. Sono divenuti dei notai con cui le parti datoriali legittimano la modifica peggiorativa dei contratti di lavoro.
Negli ultimi 20 anni non si sono viste piattaforme sindacali che rispondessero alle esigenze e ai bisogni dei lavoratori.
Gli “intermediari” i10pxiziano le trattative sui rinnovi dei contratti discutendo unicamente sulle richieste aziendali: ormai sono i datori che fanno le loro piattaforme rivendicative, le presentano all’apertura delle contrattazioni e si discute su quelle...
(scarica e diffondi il volantino)

...Ma c'è chi dissente:

A proposito del COAT (coordinamento autorganizzato trasporti).
Di fronte all'entrata in campo dell'ennesimo gruppo organizzato di ferrovieri è il caso di dire brevemente la nostra.
Anche in questo come negli altri precedenti, la scelta del nome è particolarmente infelice: la putrefazione confederal-autonoma ha prodotto sigle che ricordano fabbriche di pentolame, improbabili apparecciature di sicurezza (in degrado di circolazione), sino ad arrivare a questo nuovo Coat...
(leggi tutto direttamente dalla fonte)